Le novità dell’Istituto
In Evidenza
Nella splendida cornice del Castello federiciano del Solacium di Targia, alle porte di Siracusa, ora fulcro della azienda vitivinicola Cantine Pupillo, si è svolta venerdì 28 giugno la Festa per i sessanta anni della fondazione dell’Istituto.
L’evento ha goduto del Patrocinio oneroso dell’Assessorato Regione Siciliana, Turismo Sport e Spettacolo.
L’organizzazione della Festa è stata cura del Cons. Naz. Giuseppe Brunetti Baldi, vicepresidente della Sezione Sicilia e Delegato di Siracusa, coadiuvato dal Tesoriere della Sezione, Carlo Giunta, facente parte della stessa Delegazione provinciale.
L’avvio della Festa alle 19.30 per consentire ai duecento partecipanti, provenienti da tutta Italia, di potere godere della splendida architettura del Castello, caratterizzato da una pianta quadrata con quattro torri tonde agli angoli e dei bellissimi caseggiati rurali settecenteschi che lo affiancano a nord mentre i lati sud ed est sono abbracciati da un antico parco esotico e mediterraneo, che penetra con preziose essenze anche nel quadrato cortile.
L’attuale proprietaria, Carmela Pupillo, succeduta al padre Dr. Antonino Pupillo, al quale si deve la riscoperta dell’antico vitigno Moscato di Siracusa, imbottigliato con l’etichetta Solacium, ha illustrato con amore agli affascinati partecipanti, le essenze vegetali presenti alcune, come un ficus secolare, vincolate dalla Soprintendenza.
Il ritiro degli sbandieratori ed i saluti dell’organizzatore il Cons. Naz. Giuseppe Brunetti Baldi, della Presidente Nazionale Michaela Stagno d’Alcontres e della Presidente Sezione Sicilia, Maria Vittoria D’Amico.
Un ricco buffet consente ai partecipanti di gustare diverse pietanze siciliane.
Presenti i Vice Presidenti Nazionali del Nord e del Sud, Fiorenzo Meneghelli con Lorena e Domenico Zerbi con Luisa, i Consiglieri Nazionali, Marco Merello con Annarita e Vittorio Pasquale con Amalia, i Revisori Nazionali, Francesco de’ Medici con Fiona e Salvatore Saya con Enza.
La degustazione è intervallata da momenti di intrattenimento castellano che si rifanno al medioevo.
Danze storiche, musici, trampolieri, giocolieri, incantano i duecento partecipanti.
Clicca qui per leggere l’articolo completo pubblicato sul sito web della Sezione Sicilia.
LOCANDINE DI TUTTE LE SEZIONI GNC 2024
Giornate Nazionali dei Castelli:
la XXV edizione si svolge sabato 11 e domenica 12 maggio 2024
25 siti: 10 castelli, 4 forti, 1 torre, 1 casaforte, 8 tra città e borghi, 1 arcipelago
Grandi città e piccoli centri animati da visite guidate gratuite, attività e trekking culturali, itinerari speciali a nord, al centro, a sud della penisola – isole comprese.
Le architetture protagoniste raccontate in diversi stati di conservazione, fruizione, destinazione e valorizzazione
Nel 2024 la Onlus Istituto Italiano Castelli compie 60 anni, online e gratuito l’Atlante Castellano
L’Istituto Italiano Castelli, Onlus a carattere scientifico fondata da Piero Gazzola nel 1964, annuncia le date e le 25 destinazioni della XXV edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli. Nel weekend dell’11 e 12 maggio 2024, visite guidate gratuite, conferenze, concerti, mostre, presentazioni di tesi di laurea e libri in 10 castelli, 1 torre, 1 casaforte, 8 tra città e borghi, 1 arcipelago, 4 forti che hanno trovato una nuova vita.
I soci dell’Istituto Italiano Castelli Liguria, a causa di improvvisi problemi organizzativi sorti il 6 maggio, rimandano a data da destinarsi, che sarà presto annunciata, la visita guidata sostenibile con trasporto collettivo al borgo ligure di Finale (SV) e la prevista conferenza per il 60mo anniversario dell’Istituto Italiano Castelli
Premio di Laurea sull’Architettura Fortificata 2024
L’Istituto Italiano dei Castelli Onlus (IIC) nell’ambito delle iniziative promosse per incoraggiare le nuove generazioni allo studio storico, archeologico ed artistico del patrimonio fortificato italiano nonché la sua valorizzazione, presenta il
XXVII PREMIO TESI DI LAUREA SULL’ARCHITETTURA FORTIFICATA.
Il Premio consiste in assegni per complessivi 4.500 euro di cui beneficiano le prime tre tesi di laurea ritenute più meritevoli tra quelle pervenute. La commissione di concorso è composta da membri del consiglio scientifico dell’IIC nonché da docenti di chiara fama delle università italiane. Un estratto delle tesi premiate possono altresì essere pubblicate sulle riviste Castellum/Cronache Castellane oppure su un numero monografico della collana Castella.
Il bando si rivolge ai laureati in Conservazione e restauro dei beni culturali, Archeologia, Architettura e Ingegneria edile – Architettura, Conservazione dei beni architettonici e ambientali, Progettazione e gestione dei sistemi turistici, Scienze per la conservazione e restauro dei beni culturali, Scienze storiche, Storia dell’arte, che abbiano svolto tesi di laurea magistrale o quinquennale in Italia su tematiche castellane nell’ambito della ricerca scientifica storico-critica, del rilievo dei monumenti, del restauro architettonico, del riuso e riqualificazione, di un complesso fortificato italiano (torre, castello, forte o borgo murato).
Sono ammessi al concorso i laureati che abbiano discusso la Tesi negli anni 2022/2024 (entro il 30 aprile).
SCADENZA DELLA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE: 30 GIUGNO 2024
La premiazione è ospitata in una manifestazione aperta al pubblico che avviene ogni anno (in autunno) in una città italiana diversa alla presenza non solo della giuria ma anche di altri docenti ed esperti del settore. Al termine della premiazione sarà prevista l’esposizione di una sintesi delle tesi premiate che verranno illustrate dagli autori con l’ausilio di strumenti multimediali.
Ulteriori info: https://www.istitutoitalianocastelli.it/premio-di-laurea/
Giornate Nazionali dei Castelli 2024
11/12 Maggio 2024
25esima edizione a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli
RISORSE
Castelli d’Italia
Il castello di Zavattarello, arroccato su un possente sperone di roccia arenarica a guardia delle valli dei torrenti Morcione e Tidone, fu protagonista di numerose vicende storiche e di importanti fatti d’arme.
Esso fu innalzato, probabilmente per volere del monastero milanese di S. Ambrogio, a difesa del territorio circostante. I primi documenti sul borgo di Zavattarellum risalgono al secolo X, quando l’imperatore Ottone I lo cedette in feudo al potente monastero di S. Colombano di Bobbio. Il borgo, lungamente conteso tra Bobbio e Piacenza, passò nel 1169 sotto il controllo di quest’ultima. Nel 1327 il feudo fu concesso dall’imperatore Lodovico il Bavaro al nobile di origini piacentine Manfredo Landi, responsabile della ricostruzione e dell’ampliamento del castello, conferendogli la struttura che è arrivata fino a noi.
Nel 1358 il castello fu sede di uno storico incontro promosso dal duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, tra le famiglie Landi e Beccaria, che sfociò nella Lega di Voghera contro Pavia, colpevole, tra le altre cose, di aver aiutato Giovanni di Monferrato a sottrarre ai Visconti alcuni possedimenti piemontesi, fra cui Asti.
Nel 1390 feudo e castello divennero proprietà a una potente famiglia di condottieri, i Dal Verme, che mantennero la proprietà quasi ininterrottamente fino al 1975, anno in cui la stessa famiglia lo cedette al Comune di Zavattarello.
Durante la guerra di Successione Austriaca, nel 1747, il castello fu seriamente danneggiato da un forte incendio appiccato dai soldati francesi e solo nel 1895 venne restaurato dal conte Carlo Dal Verme.
Ma le vicissitudini del castello non erano terminate: nel 1945, infatti, esso fu nuovamente danneggiato e saccheggiato dalle truppe tedesche. Dal 1987 il Castello è stato oggetto di una estesa opera di recupero da parte dell’amministrazione comunale.
La nascita del feudo di Gambatesa e probabilmente del castello, va fatta risalire all’epoca dell’invasione longobarda. Notizie più precise si hanno a partire dalla metà del X secolo, quando si assistette ad un importante e documentato fenomeno di incastellamento. Nel 967, infatti, Pandolfo I Capo di Ferro, principe di Capua e di Benevento, concesse ai monaci di San Vincenzo al Volturno la facoltà di erigere castelli a difesa del territorio. Questa politica è ben comprensibile se si pensa che proprio Pandolfo, il più potente principe del Mezzogiorno, era diventato uno dei vassalli più fidati di Ottone I che, dopo essersi impadronito del regno d’Italia e aver ridotto il papato a suo vassallo, sognava di dare al regno unità politica abbattendo il dominio bizantino e sottomettendo i ducati longobardi. In seguito il feudo si trova citato nel Catalogus Baronum, un registro che elenca le terre concesse ai feudatari normanni a partire dalla seconda metà del XII secolo. Ma è dal XIII secolo, con Riccardo da Gambatesa o di Gambatesa, condottiero al servizio del re di Napoli, Roberto d’Angiò, che il feudo assume maggiore importanza. Grazie ai suoi meriti militari Riccardo ottenne feudi e riconoscimenti e, non avendo figli maschi, riuscì a far ereditare al nipote Riccardello, nato dal matrimonio della figlia con un Monforte, anche il cognome Gambatesa, dando il via alla casata dei Monforte-Gambatesa. Con l’avvento degli Aragonesi, il feudo passò ad Andrea di Capua, duca di Termoli. In questo periodo il castello subì profonde modifiche, trasformandosi in una splendida residenza fortificata, in linea con il clima rinascimentale, come testimonia lo splendido ciclo di affreschi che ornano il piano nobile del palazzo.
Negli anni ’70 il castello fu venduto al Ministero per i Beni Culturali e restaurato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici del Molise.
Il castello di Drena sorge su un’altura che domina e sovrasta con la sua mole imponente il piccolo abitato di Drena nella Valle di Cavedine. Ai piedi del castello si stende il suggestivo deserto delle Marocche, esito di un particolare fenomeno glaciale che ha portato alla formazione di una distesa di macigni di 187 milioni di metri cubi. La sua particolare posizione strategica, che lo rese un importante mezzo di controllo della via di collegamento fra Trento e il lago di Garda, lo fece oggetto di contese nel corso di tutto il periodo Medievale.
Le prime tracce di insediamento sul territorio risalgono all’età preistorica, tanto che si è ipotizzato che alle origini del castello vi fosse un castelliere preistorico che evolvette in fortezza medievale. A conferma di queste ipotesi, nel 1984, in occasione dei lavori di ampliamento della Provinciale, sono state rinvenute tracce di un abitato che risalirebbe all’età del Bronzo.
Fra i primi proprietari di cui la storia è a conoscenza, va ricordata la famiglia dei Sejano, il cui nome compare in un atto del 1175 che documenta il passaggio di proprietà del castello alla famiglia degli Arco, principale responsabile dello sviluppo della fortezza. Agli inizi del XVIII secolo, durante la guerra di successione spagnola, fu preso e incendiato dalle truppe franco-ispaniche al comando del generale Vendome. Da quel momento il castello conobbe un lungo periodo di decadenza, fino ai giorni nostri, quando il castello è stato oggetto di una grandiosa opera di restauro curata dalla Provincia Autonoma di Trento.
Le sezioni regionali dell’Istituto
L’Istituto si articola in Sezioni. Esse, autonome nelle attività nel loro ambito, promuovono conferenze, seminari, visite di studio, attività di ricerca ed altre iniziative di promozione culturale del patrimonio castellano delle rispettive regioni di appartenenza
PUBBLICAZIONI
Le nostre pubblicazioni
-
Numero: 107
Scopri l’ultimo numero della collana
-
Numero: 59
Scopri l’ultimo numero della collana
-
Numero: 217 – 218
Scopri l’ultimo numero della collana
Nomenclatura Castellana
Un viaggio attraverso le parole che raccontano le parti di un castello,
dall’avamposto sino alle vedette
BLOG
Novità dal nostro blog
Nella splendida cornice del Castello federiciano del Solacium di Targia, alle porte di Siracusa, ora fulcro della azienda vitivinicola Cantine Pupillo, si è svolta venerdì 28 giugno la Festa per i sessanta anni della fondazione dell’Istituto.
L’evento ha goduto del Patrocinio oneroso dell’Assessorato Regione Siciliana, Turismo Sport e Spettacolo.
L’organizzazione della Festa è stata cura del Cons. Naz. Giuseppe Brunetti Baldi, vicepresidente della Sezione Sicilia e Delegato di Siracusa, coadiuvato dal Tesoriere della Sezione, Carlo Giunta, facente parte della stessa Delegazione provinciale.
L’avvio della Festa alle 19.30 per consentire ai duecento partecipanti, provenienti da tutta Italia, di potere godere della splendida architettura del Castello, caratterizzato da una pianta quadrata con quattro torri tonde agli angoli e dei bellissimi caseggiati rurali settecenteschi che lo affiancano a nord mentre i lati sud ed est sono abbracciati da un antico parco esotico e mediterraneo, che penetra con preziose essenze anche nel quadrato cortile.
L’attuale proprietaria, Carmela Pupillo, succeduta al padre Dr. Antonino Pupillo, al quale si deve la riscoperta dell’antico vitigno Moscato di Siracusa, imbottigliato con l’etichetta Solacium, ha illustrato con amore agli affascinati partecipanti, le essenze vegetali presenti alcune, come un ficus secolare, vincolate dalla Soprintendenza.
Il ritiro degli sbandieratori ed i saluti dell’organizzatore il Cons. Naz. Giuseppe Brunetti Baldi, della Presidente Nazionale Michaela Stagno d’Alcontres e della Presidente Sezione Sicilia, Maria Vittoria D’Amico.
Un ricco buffet consente ai partecipanti di gustare diverse pietanze siciliane.
Presenti i Vice Presidenti Nazionali del Nord e del Sud, Fiorenzo Meneghelli con Lorena e Domenico Zerbi con Luisa, i Consiglieri Nazionali, Marco Merello con Annarita e Vittorio Pasquale con Amalia, i Revisori Nazionali, Francesco de’ Medici con Fiona e Salvatore Saya con Enza.
La degustazione è intervallata da momenti di intrattenimento castellano che si rifanno al medioevo.
Danze storiche, musici, trampolieri, giocolieri, incantano i duecento partecipanti.
Clicca qui per leggere l’articolo completo pubblicato sul sito web della Sezione Sicilia.
LOCANDINE DI TUTTE LE SEZIONI GNC 2024
Giornate Nazionali dei Castelli:
la XXV edizione si svolge sabato 11 e domenica 12 maggio 2024
25 siti: 10 castelli, 4 forti, 1 torre, 1 casaforte, 8 tra città e borghi, 1 arcipelago
Grandi città e piccoli centri animati da visite guidate gratuite, attività e trekking culturali, itinerari speciali a nord, al centro, a sud della penisola – isole comprese.
Le architetture protagoniste raccontate in diversi stati di conservazione, fruizione, destinazione e valorizzazione
Nel 2024 la Onlus Istituto Italiano Castelli compie 60 anni, online e gratuito l’Atlante Castellano
L’Istituto Italiano Castelli, Onlus a carattere scientifico fondata da Piero Gazzola nel 1964, annuncia le date e le 25 destinazioni della XXV edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli. Nel weekend dell’11 e 12 maggio 2024, visite guidate gratuite, conferenze, concerti, mostre, presentazioni di tesi di laurea e libri in 10 castelli, 1 torre, 1 casaforte, 8 tra città e borghi, 1 arcipelago, 4 forti che hanno trovato una nuova vita.
I soci dell’Istituto Italiano Castelli Liguria, a causa di improvvisi problemi organizzativi sorti il 6 maggio, rimandano a data da destinarsi, che sarà presto annunciata, la visita guidata sostenibile con trasporto collettivo al borgo ligure di Finale (SV) e la prevista conferenza per il 60mo anniversario dell’Istituto Italiano Castelli
Premio di Laurea sull’Architettura Fortificata 2024
L’Istituto Italiano dei Castelli Onlus (IIC) nell’ambito delle iniziative promosse per incoraggiare le nuove generazioni allo studio storico, archeologico ed artistico del patrimonio fortificato italiano nonché la sua valorizzazione, presenta il
XXVII PREMIO TESI DI LAUREA SULL’ARCHITETTURA FORTIFICATA.
Il Premio consiste in assegni per complessivi 4.500 euro di cui beneficiano le prime tre tesi di laurea ritenute più meritevoli tra quelle pervenute. La commissione di concorso è composta da membri del consiglio scientifico dell’IIC nonché da docenti di chiara fama delle università italiane. Un estratto delle tesi premiate possono altresì essere pubblicate sulle riviste Castellum/Cronache Castellane oppure su un numero monografico della collana Castella.
Il bando si rivolge ai laureati in Conservazione e restauro dei beni culturali, Archeologia, Architettura e Ingegneria edile – Architettura, Conservazione dei beni architettonici e ambientali, Progettazione e gestione dei sistemi turistici, Scienze per la conservazione e restauro dei beni culturali, Scienze storiche, Storia dell’arte, che abbiano svolto tesi di laurea magistrale o quinquennale in Italia su tematiche castellane nell’ambito della ricerca scientifica storico-critica, del rilievo dei monumenti, del restauro architettonico, del riuso e riqualificazione, di un complesso fortificato italiano (torre, castello, forte o borgo murato).
Sono ammessi al concorso i laureati che abbiano discusso la Tesi negli anni 2022/2024 (entro il 30 aprile).
SCADENZA DELLA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE: 30 GIUGNO 2024
La premiazione è ospitata in una manifestazione aperta al pubblico che avviene ogni anno (in autunno) in una città italiana diversa alla presenza non solo della giuria ma anche di altri docenti ed esperti del settore. Al termine della premiazione sarà prevista l’esposizione di una sintesi delle tesi premiate che verranno illustrate dagli autori con l’ausilio di strumenti multimediali.
Ulteriori info: https://www.istitutoitalianocastelli.it/premio-di-laurea/
Premio di Laurea
sull’Architettura Fortificata
Istituito dall’Istituto Italiano Castelli negli anni ’90, il Premio di Laurea sull’Architettura Fortificata giunge nell’anno 2023 alla XXVI edizione
Rassegna Stampa