
Giornate Nazionali dei Castelli 2023
La XXIV edizione sia a maggio che a settembre: 13, 14 maggio; 16, 17, 23 settembre 2023
Grandi città e piccoli centri animati da visite guidate gratuite, attività e trekking culturali, pranzi, cene e concerti a castello e non solo, itinerari speciali a nord, al centro, a sud della penisola – isole comprese. Le architetture protagoniste raccontate in diversi stati di conservazione, fruizione, destinazione e valorizzazione.
Le Giornate di maggio aprono e illustrano 37 siti principali in 19 regioni italiane, a cui si aggiungono 16 itinerari regionali con altre 46 architetture fortificate, festival, attività o feste tradizionali selezionati per chi dedica un weekend alle Giornate 2023.
Scarica il programma completo:
hashtag: #giornatenazionalideicastelli2023
Sito web: http://istitutoitalianocastelli.it
FB: https://www.facebook.com/IstitutoItalianodeiCastelli/
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Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCMUop0Pq6q1hOuOkeP72IHg/featured
Domenica 24 settembre 2023
La Sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli proporrà a Brescia due percorsi guidati sul tema:
IL CASTELLO DI BRESCIA – USO, RIUSO E PROSPETTIVE FUTURE
alle ore 14.30 e 16.00
con partenza da via del Castello 9 (portale d’ingresso)
Il Castello di Brescia è un’imponente struttura fortificata costruita sul colle Cidneo che domina la città. La posizione del primitivo insediamento difensivo romano, nato sulla sommità dell’altura, è stata ripresa dalla rocca comunale medievale, poi restaurata dai Visconti. Alla fine del XVI secolo i veneziani costruirono ad una quota più bassa una moderna cerchia bastionata, trasformando l’antica struttura fortificata viscontea in una vera e propria fortezza. Agli inizi del XX secolo l’area fu acquistata dal comune e adibita a parco pubblico con alcuni edifici adibiti a museo (Museo delle armi e Museo del Risorgimento).
La forma e le funzioni del fortilizio sono state fortemente condizionate dalle caratteristiche geo-topografiche del colle e sono variate nel tempo.
Le 2 visite-sopralluogo saranno un’occasione per riflettere sul valore identitario del luogo e sulla necessità di tutelarlo e valorizzarlo.
La partecipazione alle visite è libera e gratuita; è richiesta la prenotazione.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli:
e-mail castellilombardia.segreteria@gmail.com; tel. 3209667337
Sabato 23 settembre 2023
La Sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli proporrà a Bergamo il percorso-sopralluogo:
BERGAMO CITTA’ FORTEZZA – UNA NUOVA VITA PER LE MURA
ore 10.00, con partenza dalla Polveriera Superiore di San Marco – Orto Botanico di Bergamo, via Costantino Beltrami https://maps.app.goo.gl/gEdDL91Naaaxm9qK7
La passeggiata culturale sopra e sotto le Mura veneziane ha lo scopo di mostrare alcuni aspetti poco conosciuti di un patrimonio ben noto per grandiosità e imponenza. Costruita dalla Serenissima nella seconda metà del Cinquecento a estrema difesa dei confini occidentali, l’opera fortificata si pone a metà strada tra una fortezza vera e propria e una cinta muraria. Si erge a difesa della parte più antica della città, tagliando fuori i borghi che si erano sviluppati al suo esterno verso la pianura, incontrando non poche difficoltà per la conformazione orografica del terreno.
La visita comincerà dall’Orto botanico, insediato sul bastione più settentrionale della cortina, con la polveriera recentemente restaurata. Proseguirà con la porta Sant’Alessandro e il suo vano superiore e continuerà con un percorso ai piedi delle mura, dove sono visibili le modifiche apportate alla fine dell’Ottocento per realizzare il viale soprastante, fino a raggiungere la porta San Giacomo sotto la quale sono presenti degli orti in uso a una cooperativa sociale.
La partecipazione alle visite è libera e gratuita; è richiesta la prenotazione.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli:
e-mail castellilombardia.segreteria@gmail.com; tel. 3209667337
Evento al completo
In Veneto, protagonista il sistema bastionato di Treviso di proprietà sia pubblica che privata con un convegno e visite guidate gratuite su prenotazione. Risalente alla prima metà del ‘500, è il sistema difensivo realizzato dalla Serenissima Repubblica di Venezia in risposta alla costituzione della Lega di Cambrai il 10 dicembre 1508; progetto di fra Giovanni Giocondo da Verona e Bartolomeo D’Alviano con coinvolgimento di Michele Sanmicheli.
Sabato 23 settembre 2023 il convegno ‘Le strutture fortificate nell’evoluzione delle città venete’ si terrà dalle 9.30 alle 13.30 presso l’auditorium della Fondazione Benetton Studi e Ricerche (via Cornarotta n° 7 a Treviso) e le visite guidate dalle 15 alle 19, domenica 24 settembre visite guidate dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Il monumento, che ha da poco compiuto 500 anni ha già subito nell’ultimo secolo una serie di trasformazioni che ne hanno modificato profondamente l’identità architettonica. I soli vincoli delle porte urbane e il vincolo paesaggistico non consentono un’adeguata tutela del sistema bastionato di Treviso.
Il sistema bastionato della città di Treviso cela anche percorsi sotterranei con casematte e cannoniere tuttora visitabili.
Il percorso guidato proposto lungo il sistema bastionato di Treviso inizia dal torrione di Santa Sofia, un luogo rimasto per troppo tempo sconosciuto e dal fascino misterioso che venne distrutto da un ordigno durante il bombardamento del 14 maggio 1944, ma i cui ambienti sotterranei originari si sono conservati intatti sotto il terrapieno fino ai giorni nostri. La visita prosegue fino al bastione di San Tomaso, situato ad est della porta omonima, all’interno del quale è possibile visitare le antiche cannoniere che nel 1500 ospitavano le postazioni di artiglieria a difesa del lato est della cortina muraria, verso S. Sofia, e a difesa di uno dei tre ingressi alla città, Porta San Tomaso. Nel secolo scorso, durante la prima e la seconda guerra mondiale, furono utilizzate come rifugio antiaereo come testimoniato dalla presenza di un cunicolo lungo circa 6,00 m scavato nello spessore della muratura del torrione. Il percorso prevede una visita alla struttura sotterranea ad uso militare ricavata alla base di porta San Tomaso, per poi proseguire lungo i percorsi d’acqua impostati dal famoso progettista di fortificazioni alla moderna, fra’ Giocondo da Verona, il quale sfruttò anche a scopo difensivo l’abbondante portata dei fiumi diretti verso il nucleo cittadino.
Il convegno nasce dall’alleanza tra le associazioni riunite per la tutela e valorizzazione del sistema bastionato trevigiano cementatasi nel giugno del 2019, con lo scopo di istituire un vincolo monumentale per la cerchia fortificata rinascimentale, purtroppo minacciata da progetti edilizi e di parcheggi sotterranei previsti nella fossa esterna e sopra i bastioni della fortezza. L’alleanza di associazioni ha realizzato un corposo dossier di analisi dell’intero sedime dei vari elementi che compongono il complesso sistema difensivo voluto dai veneziani, come il terrapieno interno, la cortina muraria, i bastioni, le strutture difensive sotterranee, il sistema idraulico della fossa e il muro di controscarpa esterno, promuovendo anche un breve filmato diffuso a tutta la cittadinanza, al fine di diffondere la consapevolezza sull’importante patrimonio storico- architettonico rappresentato dal principale monumento di Treviso.
Tra i relatori, in ordine di apparizione, oltre a cittadini e associazioni che parleranno delle altre esperienze di valorizzazione delle cinte murarie presenti in altre città venete: Luigi Latini, direttore della Fondazione Benetton, Mario Conte, Sindaco di Treviso, Luisella Pavan-Woolfe, Ambasciatrice-già direttrice ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa; Paola Crucianelli, Simone Piaser, Mario Gemin, Alleanza delle Associazioni per la tutela del sistema bastionale di Treviso; Fiorenzo Meneghelli, vice-presidente Istituto Italiano Castelli e presidente sezione Veneto; Vincenzo Tine, Soprintendente (area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso), Sandro Zampese, Assessore ai Lavori Pubblici di Treviso, Gianantonio Da Re, europalamentare Commissione Cultura, on. Marina Marchetto Aliprandi promotrice della risoluzione per la tutela del sistema bastionato di Treviso; Barbara Bissoli vicesindaco di Verona, Andrea Micalizzi vicesindaco di Padova, Stefano Mondini Presidente Fondazione Forte Marghera, comune Venezia.
Sabato 23 e domenica 24 settembre dalle 15 alle 18 sarà possibile visitare anche il Castello di San Martino a Vittorio Veneto (TV), di proprietà della Diocesi. La visita del castello, a cura di Marco Merello e Michele Zanchetta, permette di poter esplorare i giardini, le cappelle e la sala degli stemmi, con gli stemmi dei signorotti e dei vescovi e gli affreschi cinquecenteschi del soffitto.
Il castello di San Martino, oltre ad essere ancora la residenza del vescovo di Vittorio Veneto, ospita molti appuntamenti della diocesi vittoriese e rappresenta un punto di riferimento importante per la spiritualità e per l’arte di quest’area dell’Alta Marca Trevigiana.
A colpire il visitatore è in particolare il residuo di un grande torrione che domina il nucleo storico di Ceneda. L’artista Antonio Romagno nel 1403 così ne descriveva la vista: “Da quassù, entro il recinto del tuo Castello di San Martino, vedo saltellare le agili caprette, ed aggirarsi i variopinti pavoni. Allargando poi lo sguardo, ecco vallicelle sparse di viti e di olivi e distese di prati e campi di messi. E qui presso sul declivio del colle, una fonte garrula il cui limpido specchio pare attendere la dea ed il corteggio delle sue ninfe.”
Locandine e programmi edizioni precedenti:
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