
Giornate nazioanle dei castelli 2025
Comunicato Giornate Nazionali dei Castelli 14 aprile 2025
Tornano le Giornate Nazionali dei Castelli:
la XXVI edizione sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 in tutta Italia
Visite guidate, conferenze, trekking culturale e concerti in 42 siti distribuiti in 20 regioni, isole comprese.
Weekend da 54 a 800 metri sul livello del mare tra aree marine protette, riserve e parchi naturali anche di recente istituzione, vallate con fiumi attivi, panorami mozzafiato da scoprire a piedi, in bici, in moto, in bus, in treno
In Campania il maggio dei castelli con visite guidate e conferenze ogni weekend in 12 castelli, in otto borghi e piccoli paesi, oltre la città capoluogo che nel 2025 compie 2500 anni di età.
Il grande tesoro nazionale di storia e architettura composto dai castelli, dalle rocche, dalle torri, fortezze e borghi si svela ad italiani e turisti sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 con la XXVI edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli.
I volontari della onlus organizzatrice, l’Istituto Italiano Castelli che ha compiuto 60 anni di attività nel 2024, apriranno le porte di architetture fortificate di proprietà pubblica e privata – da nord a sud del paese – isole comprese – con visite guidate gratuite, conferenze, presentazioni di libri e convegni specialistici, trekking culturali alla scoperta, a piedi, di siti e borghi.
L’evento che ormai ha conquistato appassionati di architettura, restauro, storia e araldica di tutte le età, è ideato e condotto in collaborazione con associazioni, comuni e altri enti pubblici al fine di far conoscere e valorizzare questo incredibile patrimonio culturale: l’Italia vanta, più di altri paesi, un numero consistente di edifici fortificati d’importanza storico-archeologica. Beni culturali che spesso influenzano positivamente le sorti turistiche del luogo in cui si trovano da secoli.
‘Sveliamo i 42 siti e gli eventi collaterali che ciascuna sede regionale dell’Istituto Italiano Castelli ha selezionato dopo attente analisi e dopo la consultazione del nostro archivio scientifico che racchiude migliaia di architetture fortificate censite e studiate con un approccio multidisciplinare per il quale siamo noti ai portatori di interesse specifico sia nel nostro paese che all’estero.’ afferma Michaela Marullo Stagno d’Alcontres, presidente della onlus italiana ‘Le nostre visite guidate quest’anno racconteranno di comunità di uomini e interessi, di unicum antro-geografici mondiali dove la presenza dell’uomo si estende dal Paleolitico (come la valle di Pettorano sul fiume Gizio, alle porte dell’Aquila) ad oggi.
Abruzzo
sabato 10 maggio 2025
Castel Cantelmo – Pettorano Sul Gizio (AQ)
Visite guidate su prenotazione a pagamento
Email: abruzzo@istitutoitalianocastelli.it
Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio., tel 0864.487006
info@riservagenzana.it
Società cooperativa Valleluna tel+39 388 099 2468
info@valleluna.it
Maps: https://maps.app.goo.gl/umomJp8FSXwdWyQB7
Basilicata
sabato 10 e domenica 11 maggio 2025
Castello di Bernalda (MT) e Castello di Torre di Mare a Metaponto (MT)
Visite guidate gratuite con prenotazione
Email: basilicata@istitutoitalianocastelli.it
Maps
https://maps.app.goo.gl/dYJrFkTvTiKd4JnR9
https://maps.app.goo.gl/h8KamQUBj2wP3JD89
Calabria
sabato 10 maggio 2025 ore 10, 11, 12, 16, 17, 18
Rocca Imperiale (CS)
visite guidate gratuite (prenotazione facoltativa)
Email: admaioraetsaps@gmail.com
Cellulare: 376 2407827
Email IIC: calabria@istitutoitalianocastelli.it
Maps: https://maps.app.goo.gl/kUy1rqkjgxvgep3q7
Campania
Campania domenica 4 maggio 2025
Sant’Agata dei Goti (BN)
sabato 10 e domenica 11 maggio 2025
I Castelli della Valle del Sabato (Irpinia), itinerario con più castelli e tavole rotonde sabato 17 maggio 2025 Marigliano (NA) domenica 18 maggio 2025 Castel Sant’Elmo (NA), Agropoli (SA) Sabato 24 maggio 2025 Roccaromana (CE) Sabato 31 maggio 2025 Teggiano (SA)
Visite guidate gratuite su prenotazione: Whatsapp 333 6853918 castellicampania@gmail.com campania@istitutoitalianocastelli.it www.castcampania.it.
Emilia Romagna:
domenica 11 maggio 2025
Rocca di Meldola (FC)
mattino 9.30 , 10.30, 11.30, 12.30 pomeriggio 14.30, 15.30, 16.30, 17.30, 18.30
maps: https://maps.app.goo.gl/9wVjPuribh2SGDb69
Email: emiliaromagna@istitutoitalianocastelli.it
Friuli Venezia Giulia
sabato 10 e domenica 11 maggio 2025
Castello di Gorizia
Castello di Kromberk
Maps:
https://maps.app.goo.gl/XkCKGuGXrL2iRFsV8
https://maps.app.goo.gl/XRdtZHcQFjwcZucn7
Email friuliveneziagiulia@istitutoitalianocastelli.it
(prenotazioni entro l’8 maggio)
Lazio
sabato 10 maggio 2025
Castello di Fumone (FR)
visite guidate a pagamento su prenotazione
Maps: https://maps.app.goo.gl/qvWAfEY7xnqCo8326
lazio@istitutoitalianocastelli.it
Lombardia
Domenica 11 maggio 2025
Castello di Breno (BS)
visite guidate gratuite su prenotazione
Maps: https://maps.app.goo.gl/6rvZRFkW7qqA6V2R8
Informazioni: 3209667337
Email: castellilombardia.segreteria@gmail.com; gius.villari@gmail.com
Marche
sabato 10 maggio 2025
visita in bus a forti anconetani
in collaborazione con l’associazione ‘Sedici forti di Ancona’ e con il Museo Omero
marche@istitutoitalianocastelli.it
domenica 11 maggio 2025
conferenza alla Mole Vanvitelliana (Sala Ovidio) sui forti anconetani
Molise
sabato 10 maggio 2025
Castello di San Martino in Pensilis (CB)
Indirizzo Piazza Umberto I,5, 86046 San Martino in Pensilis CB
Convegno e visita con ingresso gratuito
sabato 10 e domenica 11 maggio 2025
Aperti e visitabili i Castelli di : Pescolanciano IS, Macchiagodena IS, Riccia CB e Colletorto CB
Email: molise@istitutoitalianocastelli.it molisecastelli@gmail.com
Piemonte
sabato 10 maggio 2025
Castello di Mombasiglio
visite guidate gratuite su prenotazione non obbligatoria
Maps: https://maps.app.goo.gl/5HpcCssMEMDrSupM6
Email: piemontevda@istitutoitalianocastelli.it
Puglia
Domenica 11 maggio 2025 Castello di Sannicandro (BAT)
visite guidate gratuite senza prenotazione e incontro Email: puglia@istitutoitalianocastelli.it
Maps: https://maps.app.goo.gl/7P6tRE2bCPXqmX6s8
Sardegna
domenica 11 maggio 2025
Fortezza Vecchia (MIC), Torre di San Luigi (proprietà privata)
visite guidate gratuite su prenotazione
Maps:
https://maps.app.goo.gl/6tsgzhVwrc17P14C7
https://maps.app.goo.gl/XbiD5X5KFCMqchMU8
Email: sardegna@istitutoitalianocastelli.it
Sicilia
sabato 10 e domenica 11 maggio 2025
Castello di Salemi
Castello di Partanna
Gibellina
Maps:
https://maps.app.goo.gl/5wfRecKby7uao7v6A
https://maps.app.goo.gl/PnpA1ujT9vLvDf3N9
Email: sicilia@istitutoitalianocastelli.it, fulviacaffo@gmail.com
Trentino Alto Adige
Sabato 10 maggio 2025
convegno e visita guidata gratuita (a piedi) su prenotazione
I castelli del territorio dei Quattro Vicariati
Email: trentinoaltoadige@istitutoitalianocastelli.it
Umbria
sabato 10 maggio 2025
Rocca di Castiglione del Lago
convegno e visite guidate gratuite senza prenotazione
Email: umbria@istitutoitalianocastelli.it
Veneto
sabato 10 e domenica 11 maggio 2025
Forte Rivoli
visita guidate gratuite con prenotazione obbligatoria (25 persone a gruppo)
(contatti su: www.forterivoli.it )
Scarica il programma completo:
Il Forte San Felice costituisce un patrimonio storico-ambientale di incommensurabile valore. Situato in una posizione unica tra mare, laguna e città di Chioggia, racchiude in sé una storia di 650 anni. Vanta il primato di essere il forte più antico della laguna di Venezia, con la costruzione del Castello della Luppa, nel 1385, come protezione della città e delle sue preziose saline dopo gli esiti infelici della Guerra di Chioggia tra Venezia e Genova. Precedentemente vi era una fortezza lignea, data alle fiamme proprio nella guerra del 1379. Sulle sue ceneri, sorse isolato
nella barena il Castello (mastio e torre), costruito in mattoni e pietra, con muri spessi oltre i 2 metri. Nel ‘500 si decise di costruire una cinta muraria attorno al Castello; sono i bastioni a forma di stella, con addossati terrapieni, che con la loro geometria, respingono i colpi d’artiglieria e proteggono allo stesso tempo il Castello dalle pesanti mareggiate stagionali. Nel corso dei secoli il Forte si riempie di edifici: uno su tutti, il maestoso Portale sulla laguna in fronte alla città, in bianca pietra d’Istria, opera nel 1704 dell’architetto Tiràli, simbolo del Forte e suo unico accesso fino a dopo la 2^ guerra mondiale. Le dominazioni che susseguono la caduta della Repubblica di Venezia, si approprieranno del Forte, costruendo edifici sempre diversi, che lo rendono un vero e proprio catalogo delle costruzioni militari: castello medievale, polveriere veneziane, blockhaus austriaci, casermette francesi, bunker italiani e tedeschi, percorsi e gallerie, porte d’acqua. Caratteristica è la presenza da secoli della pianta di liquirizia, che con le sue imponenti radici serve a compattare il terrapieno dei bastioni. Il Forte oggi è ancora proprietà della Marina Militare Italiana, usato come sede della Reggenza Fari del compartimento marittimo di Chioggia, nonostante che il contingente militare abbia lasciato il Forte nel 1979 e che io storico faro funzionante dalla fine del 1800 sulla torretta del Castello sia stato spostato presso la diga in spiaggia nel 1993.
Il Forte è sempre stato militare e perciò inaccessibile al pubblico. Dal momento in cui l’ultimo contingente della Marina militare ha lasciato il Forte nel 1979, rimanendovi soltanto la presenza dell’addetto alla Reggenza Fari, cominciò il suo degrado progressivo: gli edifici storici abbandonati cedono gradualmente all’assalto delle intemperie e si sviluppa la vegetazione infestante. Con l’obiettivo del suo recupero, nel 1999 si formò il Comitato per il Forte San Felice, aprendo il forte per la prima volta a visite pubbliche in accordo con la Marina. Subito dopo però le visite non furono più autorizzate per i problemi di sicurezza dovuti alla precarietà degli immobili. Il Comitato ha continuato ad impegnarsi per valorizzare la fortezza, ma anche il patrimonio storico e ambientale limitrofo, come i murazzi e il territorio urbano del centro storico. La finalità ultima del Comitato è la salvaguardia del Forte e dell’ambiente circostante, lottando per un suo restauro e riutilizzo per finalità culturali. Il Comitato si è fatto promotore di campagne per la sua salvaguardia, raccogliendo per i censimenti dei Luoghi del Cuore del
FAI 18.000 firme/voti nel 2014 (15° posto nazionale) e ben 25.122 nel 2016 (9° posto nazionale). Su questa spinta si sono riattivate le visite (all’esterno degli edifici) ed infine è stato sottoscritto nel gennaio 2018 un protocollo d’intesa tra Ministero Difesa, Ministero Infrastrutture e Trasporti, Agenzia del Demanio, Soprintendenza e Comune di Chioggia, che prevede la smilitarizzazione del Forte e l’inizio del suo recupero per uso pubblico utilizzando I fondi delle misure compensative del MOSE. Un Tavolo tecnico tra gli Enti presiede alla realizzazione di quanto previsto dal protocollo. Sono già in corso i lavori per realizzare il progetto per un primo stralcio (restauro del portale monumentale e realizzazione percorsi di visita sui terrapieni dei
bastioni); i progetti per il restauro del blockhaus e della polveriera veneziana sono stati approvati a fine luglio e si è in attesa del progetto per il Castello. Il Comitato
per il Forte San Felice continua ad impegnarsi organizzando col Comune di Chioggia visite guidate , convinto che solo con la conoscenza diretta e con la partecipazione dei cittadini si possa giungere al recupero e alla piena valorizzazione del Forte.
Il sistema difensivo della Laguna di Venezia, delineatosi dalla fine del XIV secolo alla Grande Guerra, per vastità geografica e assortimento tipologico rappresenta un unicum a livello europeo. Tuttavia, fra le decine di forti, polveriere, trinceramenti, batterie, isole fortificate e altre opere di difesa costruite nel corso dei secoli, svettano per importanza strategica, arditezza ingegneristica e valenza paesaggistica le architetture militari volute dalla Repubblica di San Marco alle bocche di porto. Ma proprio alle bocche di porto da oltre quindici anni sono in corso i lavori per la realizzazione di un’opera altrettanto ardita: le dighe mobili sottomarine aventi lo scopo di regolare i flussi di marea in laguna e difendere Venezia dall’acqua alta (comunemente definite come “sistema MOSE”). L’impatto di tali opere sugli habitat circostanti e sul paesaggio è talmente significativo che ha indotto la Commissione Europea a obbligare il governo italiano ad adottare tutta una serie di misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale riunite in un “Piano Europa” approvato nel 2007 e poi rivisto nel 2011
(totale 266MLN di euro). L’Istituto Italiano dei Castelli si è fatto promotore in tutte le sedi competenti e nei tavoli tecnici che sono stati istituiti affinché una parte di queste misure fosse impiegata per la conservazione e il recupero delle architetture militari. Un primo risultato è stato ottenuto con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa interministeriale del 18
gennaio 2018 per la valorizzazione di Forte San Felice e delle fortificazioni della Laguna Sud. Il Protocollo prevede il restauro degli edifici storici (compreso il Castello di Chioggia del XIV secolo) e dei bastioni rinascimentali, la bonifica ambientale, la riqualificazione dell’area verde esterna e l’apertura al pubblico dell’87% del complesso monumentale. Una parte (minimale) del forte verrà adibita anche a strutture ricettive e per la ristorazione, con la possibilità di creare nuovi posti di lavoro.
Evento realizzato con:
Comune di Chioggia, Comitato Forte San Felice
Forte San Felice
Epoca di costruzione
Nucleo iniziale (Castello della Luppa) 1385, trasformazione in fortezza bastionata
nel corso del 1500, con ulteriori interventi nei secoli successivi.
Proprietà
Ministero della Difesa, Marina Militare; in corso il passaggio al Ministero
Infrastrutture, Provveditorato interregionale opere pubbliche (ex-Magistrato alle
Acque)
Giorni di apertura durante le Giornate
Sabato 25 settembre pomeriggio/domenica 26 settembre mattina
Orari Sabato quattro turni con inizio 14.30/15.30/16.30/17.30
Domenica due turni con inizio 10.00/ 11.00
Visite guidate esterne di gruppi max. 20 persone, con adozione prescritte misure e
norme anti-Covid.
Prenotazione on line (dal 1 settembre): veneto@istitutoitalianocastelli.it
CASTELLO DI THIENE
Epoca di costruzione
Metà XV secolo
Proprietà
Famiglia dei Conti di Thiene
Giorni di apertura durante le Giornate: Venerdì 17 settembre (10,00; 11,00; 12,00)
Visite guidate fino ad esaurimento posti, necessario esibire il green pass e
documento d’identità
Prenotazione on line (dall’1 settembre): www.castellodithiene.com
info@castellodithiene.com
Contributo libero di euro 3
Il castello di Thiene (VI) è un complesso monumentale nel cuore della città di Thiene in Veneto di grande interesse per la qualità e quantità di elementi storici, architettonici artistici e paesaggistici che vi è conservata. Ognuno di questi merita, di per sé, grande attenzione, ma è il loro insieme a fare di questo complesso un esempio straordinario e forse unico. E’ il più cospicuo edificio gotico del XV sec. sorto nel vicentino ad uso di dimora civile. Straordinario esempio di villa pre-palladiana, caposaldo nell’evoluzione delle ville venete, associa le caratteristiche del castello a quelle del palazzo veneziano e in particolare della “casa-fondaco”: abitazione e magazzino/luogo di commercio. La pianta del castello al centro dei tre piani si configura a forma di T. Il corpo principale presenta una loggia profonda, aperta sul fronte con cinque ampie arcate; al primo piano corrisponde una pentafora gotica, unico esempio al di fuori di Venezia. L’edificio è forse da attribuire al grande architetto Domenico da Venezia, “ingegnere” della città di Vicenza. Di fronte al torrione d’ingresso del Castello sorge la quattrocentesca chiesa dedicata alla Natività di Maria Vergine con oratorio, sagrestia e casa del cappellano. Peculiarità del castello è il fatto che le sale siano ancora perfettamente arredate e
presentino un’estesa collezione di ritratti di varie epoche; di grande importanza è il ciclo di affreschi realizzato da G. Battista Zelotti e G. Antonio Fasolo, i due più importanti allievi di Paolo Veronese, con scene di storia romana narrate da Tito Livio. Nelle stanze “private” abiti, accessori e oggetti d’uso quotidiano. Insolita la collezione di ritratti equestri del XVII secolo e splendide le scuderie eseguite all’inizio del ‘700 su disegno dell’arch. Francesco Muttoni. A completamento i 12.000mq di verde: sul fronte la grande corte nobile con barchesse e magnolie secolari; sul retro l’ampio parco con cedraia, ghiacciaia, roggia e grotta rinascimentale. Il complesso è tutt’ora un edificio privato custodito con passione dagli attuali proprietari, che si impegnano nella valorizzazione di questo vasto complesso monumentale per renderlo sempre più fruibile allo studioso, al visitatore, o al semplice curioso. La proprietà è consapevole della sua importanza storico-artistica e quindi il suo essere a tutti gli effetti un bene di interesse pubblico: ne ha così aperto le porte ai visitatori, a partire dagli anni Sessanta per visite guidate e successivamente conferenze, concerti, eventi privati, mostre.
CASTELLO DI RONCADE
Epoca di costruzione : 1508
Proprietà: Barone Ciani Bassetti Vincenzo
Giorni di apertura durante le Giornate:
Sabato 25 settembre pomeriggio/domenica 26 settembre mattina
Orari Sabato 25/9 pomeriggio ore 16:00 per visita guidata e bicchierata finale- Durata: 1 ora e mezza Domenica 26/9 mattina ore 10:30 per visita guidata e bicchierata finale- Durata: 1 ora e mezza
Visite guidate di gruppi max. 20 persone, con adozione prescritte misure e norme
anti-Covid. Prenotazione on line (dall’ 1 settembre) su sito https://www.eventbrite.it
Contributo libero di euro 5
Il Castello di Roncade, costruito nel 1508, è una delle rare ville pre-palladiane cinte da mura medievali. Sorge al centro della città di Roncade, nella campagna veneta tra Treviso e Venezia. Un maestoso complesso rinascimentale abitato per quattro secoli dalla famiglia Giustinian, i cui membri illustri l’hanno legata a doppio filo con la storia della Serenissima Repubblica di Venezia. La famiglia Ciani Bassetti, di antiche tradizioni agricole, ne ha rilevato la proprietà all’inizio del Novecento, con la ristrutturazione del Castello e il reimpianto dei vigneti. Questo luogo, tra i cru più interessanti di Treviso, negli anni ha alimentato la passione vinicola della famiglia e la continua ambizione di elevare la qualità dei vini prodotti. Negli ultimi anni la produzione è in continua crescita, la proprietà conta 110 ettari vitati, una moderna cantina per la vinificazione situata in Mogliano Veneto e l’originale bottaia per l’invecchiamento dei vini più pregiati. Oggi il Castello di Roncade offre ai propri ospiti la possibilità di pernottare nelle lussuose suite della villa e negli appartamenti situati nelle torri. Un’ospitalità di alto livello a pochi chilometri dai più interessanti centri turistici del Veneto e dagli aeroporti di Treviso e Venezia. Vengono organizzate visite guidate e degustazioni di vino per offrire ai visitatori la possibilità di assaggiare i vini del Castello e conoscere la storia che da anni lega questa villa al territorio.
Numero telefonico per eventuali informazioni:
Tel. : 0422 708736
E-mail : info@castellodironcade.com
Sito internet: www.castellodironcade.com Facebook: CASTELLO DI RONCADE Instagram: castello_di_roncade
ll castello di Montecolognola, pittoresco e delizioso borgo medioevale che si affaccia in posizione strategica sul lago Trasimeno, conserva quasi intatto il suo primitivo aspetto, mura e porte d’ingresso risalgono ai primi del Trecento. La fortificazione presenta una cinta muraria a forma elissoidale e un impianto urbano a schema rettangolare, al cui interno sorge la interessante chiesa trecentesca di S. Maria Annunciata, a pianta quadrangolare; piccolo scrigno che conserva dipinti di artisti umbri dal XIV al XVI secolo; nella laterale cappella di Santa Lucia si trova un interessante affresco del futurista perugino Gerardo Dottori, uno dei primi ideatori dell’aeropittura. Nella seconda metà del XIII sec. gli abitanti di Pian del Carpine (oggi Magione) si
ribellarono ai Cavalieri Gerosolimitani, che avevano il controllo di parte del territorio intorno al lago, e si insediarono sulla sommità del colle che si erge dietro l’abitato principale dell’odierno paese. Nel 1261 la rivolta fu sedata dai Gerosolimitani che infersero un duro colpo ai rivoltosi, desiderosi di affrancarsi dalla sudditanza dei Cavalieri. Benché sconfitti, gli abitanti di Pian del Carpine continuarono la loro lotta fino a quando nel 1290, sotto l’egida del Comune di Perugia, fu iniziata l’edificazione del castello di Montecolognola, terminato in breve tempo (1312) grazie all’apporto operativo dell’intera comunità, che ottenne così l’indipendenza tanto desiderata.
La possente cinta muraria lo rese un solido baluardo contro i nemici tanto da divenire l’insediamento principale di quest’area, pronto ad accogliere in caso di necessità gli abitanti di Pian del Carpine. Il castello di Montecolognola, nonostante gli assedi che dovette subire, rimase il centro politico ed amministrativo di riferimento della zona fino alla metà del XVII sec., quando fu sostituito da Magione che riprese il predominio dell’area, decretando un lento ed irreversibile declino del borgo fortificato. Ancor oggi, grazie ad un sapiente intervento di ristrutturazione voluto fortemente dall’attuale amministrazione comunale di Magione, è possibile ammirare l’imponenza dei cinque bastioni perimetrali e delle due porte, una a nord e l’altra a sud; quest’ultima, che costituì l’ingresso principale, era dotata di un ragguardevole ponte levatoio, di cui ancor oggi sono ben visibili gli scassi, e di una seconda porta più arretrata destinata a chiudere eventuali assalitori in uno spazio ristretto nel quale difficilmente avrebbero potuto difendersi.
Castel Trostburg, situato su un’altura sopra il paese di Ponte Gardena, è uno dei più grandiosi complessi fortificati dell’Alto Adige. La storia della rocca risale al XII secolo, quando venne menzionata per la prima volta nel 1173 come sede di un “Cunrat de Trosperch” (Konrad di Trostberg), discendente dai Signori di Castelrotto. Nel 1290, i Conti del Tirolo acquistarono la struttura dai Signori di Velturno, i quali di seguito impegnarono questa ai Signori von Wolkenstein. E proprio quest’ultimi, proprietari del castello per oltre 600 anni, ampliarono autorevolmente il castello facendo aggiungere grandi e signorili spazi di rappresentanza. Durante questo periodo, il famoso menestrello Oswald von Wolkenstein visse nel castello (1377 –
1445).
Tra il XIV ed il XVI secolo, la struttura venne ampliata considerevolmente. Nel XVII secolo, il castello venne ulteriormente ampliato per volere del barone Engelhard Dietrich von Wolkenstein, al quale si deve anche l’aspetto rinascimentale dell’edificio. Nel 1981, Castel Trostburg è entrato in possesso dell’Istituto dei Castelli dell’Alto Adige, salvandolo così dalla rovina. Quest’associazione si impegna per conservare il carattere ed il fascino unico del castello e contemporaneamente di permettere l’accesso al pubblico. Dal 2005, il castello ospita il Museo dei Castelli dell’Alto Adige. Il complesso è ben conservato, grazie anche agli impegnativi lavori di ristrutturazione. All’interno potrai vedere elementi dall’età romanica a quella barocca, come finestre e porte ad arco, cammini di ronda gotici, sale pompose, pannellature del XVI e XVII secolo, e opere di stucco e mobili rinascimentali. Notevoli sono soprattutto la bellissima stube gotica con la sua volta trilobata, gli affreschi tardogotici e la ricca biblioteca, tra le più ricche e famose dell’epoca. E come si raggiunge Castel Trostburg? Il castello è accessibile solo a piedi: il Sentiero Trostburg conduce da Ponte Gardena (parcheggio) lungo un sentiero lastricato dell’epoca medioevale in 15 minuti al castello. Via Burgfrieden invece è meno ripida, ma anche più lunga (30 minuti).
Programma 25 settembre 2021
Convegno: Restauro dei castelli: esperienze a confronto ore 9-17
Visita guidata gratuita (max 50 posti): ore 16-17
Il convegno è gratuito con prenotazione obbligatoria via mail (max 50 posti)
Pranzo: per gli iscritti al convegno con prenotazione obbligatoria via mail e pagamento anticipato la mattina del convegno (euro 25)
FIRENZE MEDIEVALE
I due eventi delle Giornate Nazionali dei Castelli 2021 promosse dall’Istituto Italiano dei Castelli – Sezione Toscana sono inseriti nell’ambito del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine.
Primo evento
Venerdì 24 settembre dalle ore 15.45, nell’ambito del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine, nella Biblioteca delle Oblate – Sala Sibilla Aleramo – Via dell’Oriuolo, 24, Firenze, verrà tenuta una conferenza dal Prof. Arch. Domenico Taddei (Vice-Presidente della Sezione Toscana IIC e past-Presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli) dal titolo “Porte-torri e mura di Fiorenza”, sulla seconda cerchia medievale della cinta muraria (tratti ancora esistenti: da Porta San Miniato a Piazza Tasso e da Piazza Tasso al Torrino Santa Rosa) e le porte-torri (porte ancora visibili: Porta alla Croce, Porta San Gallo, Porta a Faenza, Porta a Prato, Porta San Frediano, Porta Romana, Porta San Giorgio, Porta San Miniato, Porta San Niccolò) che furono iniziate nel 1284 su progetto di Arnolfo di Cambio e completate nel 1333.
Epoca di costruzione: XIII e il XIV secolo
Proprietà: pubblica e privata
Giorno: 24 settembre 2021
Orario: 15:45 – Biblioteca delle Oblate – Sala Sibilla Aleramo – Via dell’Oriuolo, 24, Firenze
Visita guidata gratuita con prenotazione obbligatoria
Informazioni: segr.sezionetoscana@libero.it
Secondo evento
Domenica 26 Settembre verrà organizzato un tour guidato dal Prof. Arch. Domenico Taddei (Vice-Presidente della Sezione Toscana IIC e past-Presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli) per osservare le medievali “Torri di Fiorenza”, nel centro storico (Firenze). Ritrovo ore 10:00 in Piazza Strozzi, sosta in Piazza Davanzati (Davizzi) con spiegazione della tipologia di un “palatium” e di una “torre e casa -torre” tra XI e XV secolo: gli elementi costitutivi e stilistici con la visita esterna alle torri.
Epoca di costruzione: XI e il XIV secolo
Proprietà: pubblica e privata
Giorno: 26 settembre 2021
Orario: 10:00, Piazza Strozzi
Visita guidata gratuita con prenotazione obbligatoria
Informazioni: segr.sezionetoscana@libero.it
Torri meta del tour:
1 – Strozzi, prima Soldenieri, via Monalda, 15r
2 – “Rognosa”, Monaldi, via Porta Rossa, 19
3 – Foresi, via Porta Rossa, 15
4 – Palazzo Davanzati, Piazza Davanzati
5 – Buondelmonti, via delle Terme, 13r
6 – Acciaioli, prima Buondelmonti, borgo Santi Apostoli, 8
7 – “Consorti”, Lungarno Acciaioli, 2
8 – “Bigoncia”, Amidei, via Por Santa Maria, 9r
9 – Baldovinetti, borgo Santi Apostoli, 4r
10 – Gherardini
11 – Saltarelli, Piazza dei Salterelli, 4.
12 – della Vacca, Foraboschi, poi “di Arnolfo”, Piazza della Signoria
13 – Cerchi, via del Canto alla Quarconia angolo via de’ Cerchi
14 – Caligai, via dei Tavolini, 1r
15 – Caligai, via de’ Cerchi, 11r
16 – Della Bella, via dei Tavolini, 2
17 – “Boccadiforno”, Della Bella, via dei Tavolini, 4r
18_“Boccadiferro”, poi “della Castagna”, Piazza san Martino, 1
19_“Volognana”, Boscoli, via del Proconsolo angolo via Ghibellina
20 – 21 –Donati, via del Corso, 33r e 46r
22 – “Bottaccio”, Ghiberti, Cavicciuoli, Erbolotti, via del Corso, 48r
23 – “Torre Nuova”, Ghiberti, Cavicciuoli, Erbolotti, via Santa Elisabetta
24 – “Pagliazza”, Piazza Santa Elisabetta
25 – Visdomini, via delle Oche, 14r.
26 – Adimari, via dei Calzaioli, 11/13
Messina
Una interessante e bellissima passeggiata al Castello del Forte SS. Salvatore, fortezza costiera costruita dal Fanzago nel 1546lungo la cortina muraria esterna in riva al mare all’ingresso del porto di Messina; ed alla lanterna del Montorsoli, uno dei più antichi fari d’Italia. Entrambi i siti sono di proprietà del Demanio Militare, all’interno del Comando Logistico della Marina Militare a Messina, che lo mantiene con grande cura; e non accessibili al pubblico. Il 9 Agosto 2019 è stata inaugurata l’illuminazione permanente della cortina muraria esterna del Forte da un progetto nato dall’IIC, Sezione Sicilia-Delegazione Messina, in collaborazione con la Marina Militare.
Programma 26 settembre 2021 Ore 10.30
Saluti:
Capitano Lauria Comandante della base navale; Sindaco di Messina avv. Cateno De Luca; Michaela D’Alcontres Marullo, v.Pres. IIC e delegata provincia di Me
Ore 11.00 Conferenza a cura del Prof. Arch. Nicola Aricó, Professore Ordinario di Storia dell’Architettura presso l’ Università di Messina
Ore 11.45 conversazione con il Contrammiraglio Santo Giacomo Legrottaglie
Ore 12.00 Visita guidata al Forte SS.Salvatore a cura del Prof. Franz Riccobono Vicepresidente della Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia e componente del Consiglio Regionale dei Beni Culturali. Passeggiata lungo la cortina muraria settentrionale del castello di recentemente illuminata da IIC in collaborazione con la Marina Militare e visita agli spalti della torre Campana
Ore 13.30 Pranzo presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Messina
Ore 15.00 Passeggiata per la base e visita alla Lanterna del Montorsoli
Ore 18.00 Santa Messa nella Cappella dedicata a Santa Barbara celebrata dal primo cappellano militare capo don Andrea Di Paola
Piazza Armerina
Il centro storico della città di Piazza Armerina occupa il pianoro e i fianchi del monte Mira; questo è dominato dalla mole della cattedrale e, affacciato sul versante meridionale, da castello aragonese. La posizione consente il controllo di un vasto territorio e soprattutto delle ampie vallate tra le colline circostanti, attraversate dalle importanti vie di comunicazione dell’interno della Sicilia, che si incrociavano nei pressi di Piazza Armerina. Nello stesso tempo lo sguardo si allarga fino ai castelli di Mazzarino, Butera, Enna, Troina e di altri insediamenti fortificati, oggi non più esistenti. Sul sito, posto pressoché all’esterno dell’antico nucleo normanno e prima ancora bizantino, i francescani avevano edificato un convento già a partire dal sec. XIII. Piazza Armerina era già dotata di un castello, probabilmente di origine bizantina, sul lato opposto del pianoro del colle Mira; re Martino I (1392-1396) ritenendo più idoneo il sito a sud decide di costruire il nuovo castello (da qui l’appellativo “aragonese”), consentendo ai religiosi di trasferire il proprio convento sul sito del fortilizio bizantino, ove ancor oggi si trova il complesso del convento San Francesco, accanto all’attuale Episcopio, entro cui sono ancora visibili tratti di un muro della preesistente struttura bizantina.
Il nuovo castello sarà affidato alle cure di castellani di nomina regia fino al 1438, quando re Alfonso ne concede la castellania ad Alfonso de Cardines, i cui eredi saranno proprietari del maniero, tranne per qualche decennio nel sec. XIX, fino a cederne la proprietà; attualmente ne è proprietario un Socio dell’Istituto Italiano dei Castelli della Sezione Sicilia.
Giorni di apertura durante le Giornate
Sabato 25 Settembre
Conversazione sul castello sabato 25 ore 17.30
Cena Medievale (all’aperto: soggetta a restrizioni Covid e meteo) ore 20.15: su prenotazione (euro 25)
Orari di visita
Sabato ore 10-13, 16-19.30
Visite guidate su prenotazione a gruppi di massimo 25 persone, offerta libera per la manutenzione del sito
Info e prenotazioni: consorzioturisticocopat@gmail.com
La Sardegna invita a scoprire uno dei borghi più belli d’Italia, Laconi, situato nel cuore della regione a ridosso della Barbagia con il Parco Aymerich dove alle rare
essenze arboree ed un eccezionale percorso guidato storico-paesaggistico si affiancherà la scoperta del castello omonimo che risale al XI secolo oltre che una vasta rete di altri appuntamenti per dedicare all’isola un intero week-end. Nella giornata 26 settembre sono in programma diverse iniziative di carattere scientifico, divulgativo e ricreativo. L’iniziativa si ispira allo slogan “Un patrimonio per tutti” proposto dalle Giornate Europee del Patrimonio. Il filo conduttore della giornata sarà l’accessibilità al patrimonio culturale. L’iniziativa è organizzata nello spirito dell’inclusività e coinvolge il Cagliari Accessibility Lab, le Istituzioni regionali e locali e molte associazioni impegnate in questo ambito che hanno collaborato con entusiasmo per costruire insieme una giornata speciale, caratterizzata da diversi livelli di accessibilità motoria, sensoriale e linguistica.
Gli studenti del Convitto Nazionale di Cagliari animeranno la giornata con momenti di musica e letture e illustreranno le peculiarità del parco e le rovine del castello in lingua italiana, inglese, francese e tedesca, con il supporto del personale di FORESTAS e degli interpreti nella lingua dei segni italiana. Gli studenti del CELCAM coglieranno in un video i momenti più significativi della giornata. Tutti i visitatori sono invitati a vivere questa esperienza nello spirito dell’accoglienza, della sensibilità e della partecipazione, perché il patrimonio sia veramente per tutti!
Dettagli delle visite, orari e appuntamenti saranno consultabili anche sulla pagina facebook della sezione Sardegna https://www.facebook.com/IICSardegna.
Locandine e programmi edizioni precedenti:
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